Lo Stato incassa cifre irrisorie
dall’utilizzo del territorio
e alla Tem fa anche regali extra
Concessioni per le acque minerali? Il pubblico incassa una media di 5/6 euro ogni mille litri, il privato incassa cifre miliardarie. Concessioni di gestione delle spiagge? Nel 2012 l’Agenzia del Demanio ha incassato 102,6 milioni dagli imprenditori, che per contro guadagnano uno sproposito (avete presente quanto costano una sdraio e un ombrellone in Liguria?). Concessioni edilizie? Il pubblico chiede, per esempio a Milano, tra il 5-8% del valore del costruito (a Monaco di Baviera tra il 30-32%). Il privato ringrazia ancora una volta! Che dire poi sulle cave… e sui doni alla Tem
Lo Stato incassa cifre irrisorie
dall’utilizzo del territorio
e alla Tem fa anche regali extra
Concessioni per le acque minerali? Il pubblico incassa una media di 5/6 euro ogni mille litri, il privato incassa cifre miliardarie. Concessioni di gestione delle spiagge? Nel 2012 l’Agenzia del Demanio ha incassato 102,6 milioni dagli imprenditori, che per contro guadagnano uno sproposito (avete presente quanto costano una sdraio e un ombrellone in Liguria?). Concessioni edilizie? Il pubblico chiede, per esempio a Milano, tra il 5-8% del valore del costruito (a Monaco di Baviera tra il 30-32%). Il privato ringrazia ancora una volta!
Che dire poi delle cave?
Nella Provincia di Milano (dal 2002 le cave sono in gestione alle Province), guardando alla concessione di Vizzolo Predabissi, dove è stato concesso a Tem (Tangenziale est esterna Milano, da realizzare in project financing, ovvero con capitali privati) il diritto di scavare 1,5 milioni di metri cubi per fornire sabbia e ghiaia alla realizzazione della nuova autostrada, la società “paga” al Comune 0,80 centesimi al metro cubo! Un’inezia rispetto al valore di mercato del materiale che varia tra i 14 e i 25 euro al mc.
Ma i costi reali per le cave sono a carico del territorio: impatti permanenti derivanti dal consumo di risorse non rinnovabili, dalla perdita di suolo, dalle modificazioni sul paesaggio e da possibili alterazioni idrogeologiche e idrografiche. A cui vanno aggiunti i disagi temporanei, tra cui problemi di rumorosità, polverosità, potenziale peggioramento della qualità dell’aria e delle acque, e i consumi energetici per l’estrazione e per il trasporto del materiale. Ancora una volta il privato intasca, il pubblico, assai benevolo, acconsente alla rapina. Non solo in termini di denaro, ma anche di bene comune come il nostro territorio.
E i regali non finiscono mai
Un altro piccolo appunto: come già detto in precedenti articoli, la Tem ha incassato dal decreto del fare 330 milioni di euro a fondo perduto! Ma come, gli operatori per 50 anni si rifaranno dei costi con i salatissimi pedaggi previsti (8 euro per 32 km) e lo Stato, che eroga a fondo perduto una somma pari al 17,5% del costo dell’opera, non chiede neanche di riprenderseli nel corso degli anni?
Ecco chi incassa i 330 milioni pro Tem del decreto del fare
I soldi arriveranno nelle tasche di chi avrebbe dovuto trovare i fondi privati per le autostrade tanto agognate dai nostri politici: Tangenziali esterne di Milano (quota azionaria 42,40%), Impregilo (7,77%), Pizzarotti (10,17%), Autostrade Lombarde (6,73%), CoopSette (4,19%), C.M.B – Cooperativa Muratori e Braccianti- (4,09%), Unieco (4,09%), C.M.C. -Cooperativa Muratori & Cementisti- (3,2 %), Intesa San Paolo (1,85%), Itinera (1,82%), Satap (1,02%), C.T.E. (1,00%), Pavimental (1,00%), Milano Serravalle – Milano Tangenziali – (0,39%), Autostrade per l’Italia (0,25%).
(24 novembre 2013)