Dopo il regalo di 330 milioni alla Tem
da Letta arriva lo sconto fiscale
per Pedemontana e Brebemi

Niente tasse! Ovvero defiscalizzazione per le grandi opere in project financing (PF), cioé quelle infrastrutture decise da soggetti pubblici e costruite con fondi privati, che si “ripagano” dell’investimento con i proventi tariffari (per esempio, i pedaggi autostradali). Una definizione solo sulla carta, poiché spesso i progetti arrivano da privati (non ufficialmente) e i fondi piovono, ufficialmente, dallo Stato.

Dopo il regalo di 330 milioni alla Tem
da Letta arriva lo sconto fiscale
per Pedemontana e Brebemi

Niente tasse! Ovvero defiscalizzazione per le grandi opere in project financing (PF), cioé quelle infrastrutture decise da soggetti pubblici e costruite con fondi privati, che si “ripagano” dell’investimento con i proventi tariffari (per esempio, i pedaggi autostradali). Una definizione solo sulla carta, poiché spesso i progetti arrivano da privati (non ufficialmente) e i fondi piovono, ufficialmente, dallo Stato. L’idea geniale -o demenziale- della defiscalizzazione, ovvero sconti fiscali riguardanti Ires, Irap e Iva sostenuti dalla società di progetto, è venuta per primo all’ex ministro Tremonti, ai tempi dell’ultimo governo Berlusconi. Poi è stata ripresa dall’ex ministro del governo Monti Corrado Passera. E, via lui, è arrivato il ministro Maurizio Lupi del governo Letta, che ha fatto pressione perché venisse messa nero su bianco la “defiscalizzazione” per le grandi infrastrutture, resa possibile dall’ok alle linee guida stilate dal Cipe, giunto in questi giorni, della Corte dei conti.

Favorire i privati a discapito dello Stato

Leggendo i documenti, si deduce che Pedemontana, Brebemi e Tem possono accedere agli sgravi fiscali: infatti, i contributi andrebbero anche a “opere in corso di affidamento, nel caso in cui risulti necessario ripristinare l’equilibrio del piano economico finanziario”. Ed è il caso delle tre autostrade citate. Perché spulciando i bilanci di queste grandi infrastrutture, tanto decantate per l’efficienza del sistema lombardo, si rileva che nel 2012 Brebemi ha registrato un profondo rosso di 3.864.899; Tem una perdita di 2.794.161 di euro; Pedemontana un passivo di 3.009.000!
L’ammontare del contributo, come si legge nel testo Cipe “pur sommato ad eventuali contributi pubblici pregressi, non può essere superiore al 50% del costo dell’investimento e determina l’ammontare delle risorse disponibili a legislazione vigente”.
È compito dello Stato “salvare” aziende private in deficit? Non ha proprio meglio da proporre? Già con il Decreto del Fare ha regalato alla Tem, società in project financing, 330 milioni. Perché mai lo Stato dovrebbe sostenere aziende private “in disequilibrio” che hanno deciso autonomamente di investire in grandi opere non redditizie? Le casse dell’erario, non introitando le tasse di queste aziende, non andrebbero in sofferenza? Quindi, non si aggraverebbe il debito pubblico, già a livelli stratosferici?
Ai noi profani sembra che questa norma, oltre a favorire lo sviluppo di opere, per altro devastanti del territorio e inutili, sia un vero e proprio regalo ai privati, con l’aggravante di essere una zavorra per lo Stato. E quindi per tutti.

 

Dopo il regalo di 330 milioni alla Tem da Letta arriva anche lo sconto fiscale per Pedemontana e Brebemi

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