Feste della Strada delle abbazie,
tra campi e chiostri, un weekend
di arte, cultura, fede e natura
Giusto un mese fa, il 27 luglio, avevamo preannunciato l’iniziativa della Strada delle abbazie: un viaggio che si snoda per 100 km quasi completamente all’interno del Parco Sud, ma anche il Parco del Ticino, coinvolgendo 30 comuni. Arte, natura, cultura, musica, divertimento sono elementi di cui i cittadini potranno godere nel prossimo fine settimana -31 agosto e 1 settembre- percorrendo la Strada delle abbazie.
Feste della Strada delle abbazie,
tra campi e chiostri, un weekend
di arte, cultura, fede e natura
Giusto un mese fa, il 27 luglio, avevamo preannunciato l’iniziativa della Strada delle abbazie: un viaggio che si snoda per 100 km quasi completamente all’interno del Parco Sud, ma anche il Parco del Ticino, coinvolgendo 30 comuni. Arte, natura, cultura, musica, divertimento sono elementi di cui i cittadini potranno godere nel prossimo fine settimana -31 agosto e 1 settembre- percorrendo la Strada delle abbazie.
Note per la semina a Santa Maria in Calvenzano
Due gli eventi che ci piace segnalare. Il primo si svolge sabato 31 agosto 2013, davanti alla basilica di Santa Maria in Calvenzano, a Vizzolo Predabissi. Qui, durante la giornata, vi sarà un mercatino a cura di Coldiretti. Accanto, la mostra denominata Le battaglie per il riso, tratta dalla ricerca di Alice Vergnaghi “Il riso: dalle origini alle controversie per la sua estensione in Italia fino all’epoca delle mondine” a cura del Comune di Vizzolo Predabissi.
Alle ore 21,00 oltre alla visita guidata dell’abbazia, al suo interno si potrà assistere gratuitamente al concerto Note per la semina, a cura di EquiVoci Musicali. Liberamente ispirato al capolavoro letterario di Jean Giono, L’uomo che piantava alberi, lo spettacolo racconta le vicende del pastore Bouffier attraverso la magia del repertorio vocale da camera europeo con esecuzioni di Mahler, Schumann e Debussy, le celebri sonorità della Gymnopédie di Satie e della Pavane di Fauré nonché l’incanto della suite n.1 per violoncello di Bach seguita dalle toccanti armonie vocali di Haendel. A completare il repertorio anche le suggestioni contemporanee di Kurtag, Pärt e Tiersen. Musiche capaci di richiamare il fascino del creato, degli alberi, i fiori, la notte, la terra tutta.
Un po’ di storia dell’abbazia cluniacense
L’abbazia di Santa Maria Assunta di Calvenzano è di antica fondazione cluniacense. Un documento del 1093 attesta che in quell’anno la famiglia “de Meregnano” ebbe autorizzazione a cedere una sua chiesa di Calvenzano ad una comunità cluniacense: due anni dopo questa l’aveva già trasformata in abbazia. Nel 1558, tuttavia, il monastero fu ridotto a commenda e in seguito passato al Capitolo milanese. Tipicamente lombardo è il cotto usato per l’edificio. Sulla facciata tardo-quattrocentesca, il portale conserva rilievi del XII secolo. Nell’abside resta un affresco di metà ‘300. Vuole la tradizione che qui, nel 524, sia stato messo a morte Severino Boezio.
L’ordine di Cluny fu fondato dall’abate Bernone nel 909 come ramo riformato dell’ordine benedettino. I monaci Cluniacensi erano soggetti alla sola autorità papale e quindi erano indipendenti da vescovi e signori feudali. Per la salda amministrazione e la rigorosa spiritualità furono i protagonisti della riforma monastica occidentale.
Tra i monaci cluniacensi ricordiamo Ildebrando di Soana, che divenne Papa con il nome di Gregorio VII. Nell’XI secolo i monasteri raggiunsero il numero di 52 nella penisola italica e 815 in territorio francese per un totale di 867 monasteri dipendenti da quello di Cluny.
E domenica 1° settembre a Chiaravalle, ma non solo
Il programma della giornata
Profumo di rosa nell’aria: dalle ore 11.00 alle ore 12.00. Laboratorio per famiglie nel giardino dell’antico mulino. L’ora è propizia per raccogliere i petali del fiore per eccellenza. Impariamo a conservarla nel modo corretto grazie a piccoli trucchi e suggerimenti. Ogni partecipante potrà raccogliere e portarsi a casa profumatissimi petali! A cura di Cooperativa Sociale Koinè. Ingresso 3 euro a persona (massimo 60 persone).
Pranzo al sacco nel giardino dell’antico mulino, all’ombra dei ciliegi: dalle 12.30 a inizio
pellegrinaggio. Ingresso libero.
Visite guidate all’antico mulino: dalle 11.00 alle 18.00. 45 minuti e 30 visitatori massimo a visita, per conoscere la storia e i cambiamenti della struttura del mulino e del territorio nel corso del tempo,vedere la macina e coglierne il funzionamento, visitare i laboratori di erboristeria e panificazione. A cura di Cooperativa Sociale Koinè. Ingresso 3 euro a persona.
Si potrà anche ammirare, grazie a un’apertura straordinaria, la Cappella di San Bernardo detta “delle donne” perché fatta costruire per le donne che potevano accedere all’abbazia solo in occasione di alcune festività. Il piccolo oratorio in mattoni ha rivelato in anni recenti una ricca decorazione d’affreschi quattrocenteschi. A cura di Associazione art. 9. Ingresso libero.
Ci sono anche visite guidate all’Abbazia di Chiaravalle: dalle ore 16.00 su richiesta.
Sempre a cura di Associazione art. 9. Ingresso libero.
Scoprire “Nostra Sorella acqua”
Pellegrinaggio diocesano lungo il corso della Vettabbia.
Dai mulini alle vasche di depurazione, alla riscoperta di un bene essenziale.
• ore 14.30 ritrovo presso l’Abbazia di Chiaravalle;
• ore 15.00 incontro in Abbazia con i monaci. Liturgia del creato;
• ore 15.30 partenza.
Prima tappa
Parco della Vettabbia e Depuratore di Nosedo: momento di spiegazione e testimonianza con gesti e azioni simboliche.
Seconda tappa
Nocetum. Momento conclusivo di festa con degustazioni, mostre su orti urbani, proiezione di video a tema, possibilità di visita agli scavi della chiesetta dei Santi Giacomo e Filippo, laboratori per bambini. A cura di Associazione Nocetum.
Un po’ di storia di San Bernardo e i cistercensi
San Bernardo di Chiaravalle nasce a Digione in Borgogna, nel 1090, da una famiglia cristiana. Santo e dottore della Chiesa, costituisce l’anello di congiunzione tra i monaci Cistercensi, che grazie alla sua influenza divennero uno degli ordini religiosi più ricchi e più influenti del Medioevo, ed i Templari, la cui costituzione egli raccomandò al Papa e per i quali redasse la regola ricalcandola su quella benedettina dei Cistercensi stessi. Rifiuta di intraprendere la carriera ecclesiastica e si ritira nel monastero di Cîteaux dove si cercava di vivere la regola benedettina secondo lo spirito originale. Cinque anni dopo, insieme a dodici compagni, si adoperò per fondare una nuova abbazia in una località che egli volle chiamare la Valle delle Luce: Clairveaux, in Borgogna. I monaci facevano una vita semplice, si dedicavano all’agricoltura ed all’allevamento del bestiame, ed introdussero anche delle tecniche avanzate. Bernardo era di esempio ai suoi monaci nell’osservanza della Regola e maestro nello spiegarla. Cantore di Maria, la propose come modello di vita per tutti.
Nel 1134, giunsero in Lombardia i primi monaci cistercensi, con Bernardo, che convinse i milanesi a sostenere papa Innocenzo II, mettendo fine alla disputa papale e alla lunga guerra che aveva contrapposto Milano al resto della Lombardia. Le autorità milanesi, per riconoscenza al santo si impegnarono a costruire un grande monastero. Le prime costruzioni realizzate dai religiosi furono provvisorie, e solo verso tra il 1150-1160 venne iniziata la costruzione della chiesa attuale, che poi si protrasse per circa settant’anni.
Bernardo morì a Clairveaux il 20 agosto 1153, venne proclamato santo nel 1174 e dottore della Chiesa nel 1830.