Poveri assessori!
In Provincia di Milano
è meglio essere dirigenti
Né presidente, né assessore. Nella Provincia di Milano è molto più conveniente essere dirigente! Spulciando i documenti messi online dalla Provincia di Milano, si deduce che il Guido Podestà percepisce 111.680 euro l’anno (al netto dei benefit), mentre un assessore ne intasca 72.593 (sempre al netto dei benefit). Certo, gli assessori incamerano anche l’indennità fissa, con mediamente telefonino e computer in dotazione.
Miseri, a confronto, gli emolumenti dei 45 consiglieri, che si accontentano di una media di 25.000 euro.
Scorrendo i dati, sono però le retribuzioni dei dirigenti (dati riferiti al 2011) che ci possono sorprendere: premesso che la media degli stipendi dei 42 dirigenti contati si aggira sui 100.000 euro, ci sono estremi che vedono al massimo il direttore generale Mario Benaglia, che raggiunge i 198.742, mentre il più “povero”, che lavora nel settore sicurezza integrata, ne prende 77.542. Comunque, sempre più di un assessore.
Poveri assessori!
In Provincia di Milano
è meglio essere dirigenti
Né presidente, né assessore. In Provincia di Milano è molto più conveniente essere dirigente! Spulciando i documenti messi online dalla Provincia di Milano, si deduce che il Guido Podestà percepisce 111.680 euro l’anno (al netto dei benefit), mentre un assessore ne intasca 72.593 (sempre al netto dei benefit). Certo, gli assessori incamerano anche l’indennità fissa, con mediamente telefonino e computer in dotazione.
Miseri, a confronto, gli emolumenti dei 45 consiglieri, che si accontentano di una media di 25.000 euro.
Scorrendo i dati, sono però le retribuzioni dei dirigenti (dati riferiti al 2011) che ci possono sorprendere: premesso che la media degli stipendi dei 42 dirigenti contati si aggira sui 100.000 euro, ci sono estremi che vedono al massimo il direttore generale Mario Benaglia, che raggiunge i 198.742, mentre il più “povero”, che lavora nel settore sicurezza integrata, ne prende 77.542. Comunque, sempre più di un assessore.
Incarichi a confronto
Davvero una sproporzione la differenza retributiva tra politici e dirigenti. Per esempio, Cristina Stancati, assessore con deleghe a Sport e tempo libero, Politiche giovanili, Pari opportunità, Ambiente, Cave, Bonifiche, Risorse naturali e idraulica, Energia intasca la metà di Pasquale Maria Cioffi, nominato direttamente dal presidente Podestà a direttore del settore Parco Agricolo Sud Milano, che viene retribuito con 146.354. È anche vero che Cioffi è, nel contempo, direttore del settore moda eventi e eccellenze, Expo. E, senza dubitare delle sue capacità di dirigere il Parco Sud, la sua laurea in economia aziendale indirizzo marketing è certamente più confacente con quest’ultimo incarico. Ma è altrettanto vero che 12.196 euro al mese sono una retribuzione di tutto rispetto.
Come si riposizioneranno?
Insomma, politici e dirigenti della Provincia, ente che dovrebbe a breve essere abolito per far nascere la città metropolitana, non se la passano male. Con circa 1.900 dipendenti (con cedolino medio da 41.000 euro, secondo dichiarazioni di Guido Podestà), decine di dirigenti pagati profumatamente, quattro sedi (Palazzo Isimbardi in via Vivaio, viale Piceno, via Soderini, via Petrarca), la Provincia presenta un bilancio previsionale complessivo 2013 di 848 milioni, con entrate tributarie (ovvero tasse: addizionale consumi energia elettrica, Imposta trascrizione e immmatricolazione veicoli nel PRA, tributo per lo svolgimento delle funzioni nel campo ambientale, imposta sull’assicurazione contro la responsabilità civile dei veicoli immatricolati, compartecipazione tassa automobilistica regionale) superiori al 51% e uscite per spese correnti pari a quasi il 59%, di cui il 41,2% per l’ amministrazione generale.
E, una volta “chiusa” la Provincia, dove troveranno tanta abbondanza politici e dirigenti?