Mobilitazione a Corbetta:
“Basta centri commerciali,
salviamo il bosco urbano”
A Corbetta è mobilitazione totale contro la decisione della giunta comunale di spazzare via il verde per costruire centri commerciali, edilizia residenziale e un nuovo stadio. Si tratta di aree extra Parco Sud, ma sul suo confine. Comunque è sempre il verde -quello che per gli amministratori è “spazio vuoto, da riempire assolutamente”- a essere inesorabilmente oggetto di speculazione.
In primis, vi è l’area del cosiddetto bosco urbano (nella foto), luogo di riferimento per gli abitanti di Corbetta divenuto punto di ritrovo e di svago, creato 23 anni fa da un prato incolto, ai tempi sistemato con decine di piccole piante ora rigogliosi alberi che simboleggiano la vita, il futuro, il rispetto del verde e dell’ambiente di questo comune del Parco Sud.
Mobilitazione a Corbetta:
“Basta centri commerciali,
salviamo il bosco urbano”
A Corbetta è mobilitazione totale contro la decisione della giunta comunale di spazzare via il verde per costruire centri commerciali, edilizia residenziale e un nuovo stadio. Si tratta di aree extra Parco Sud, ma sul suo confine. Comunque è sempre il verde -quello che per gli amministratori è “spazio vuoto, da riempire assolutamente”- a essere inesorabilmente oggetto di speculazione.
In primis, vi è l’area del cosiddetto bosco urbano (nella foto), luogo di riferimento per gli abitanti di Corbetta divenuto punto di ritrovo e di svago, creato 23 anni fa da un prato incolto, ai tempi sistemato con decine di piccole piante ora rigogliosi alberi che simboleggiano la vita, il futuro, il rispetto del verde e dell’ambiente di questo comune del Parco Sud.
Cemento a go-go
Su questo bosco, con la stessa logica che ormai impera tra i sindaci di ogni partito e colore (qui c’è una giunta PDL), l’amministrazione intende costruire un nuovo stadio, andando ad abbattere quello già esistente su un’area più pregiata: questo per favorire la costruzione di nuove case, incamerando soldi da oneri di urbanizzazione. C’è poi un’altra area comunale, ora destinata ad area verde e strutture pubbliche, che il Comune intende vendere per consentire l’insediamento di un centro commerciale. Di più: in un’altra zona si intende costruire un altro centro commerciale di minori dimensioni e un ulteriore agglomerato di palazzine residenziali.
Da sottolineare che la giunta, insediatasi di recente, nel programma elettorale inneggiava alla “crescita zero” e allo “stop del consumo di suolo”. E tante altre belle cose, ormai da non credere (niente di nuovo sotto il sole).
Ma i corbettesi urlano al tradimento e hanno deciso di non accettare passivamente le iniziative della giunta. E, coalizzatisi in un fronte comune, hanno avviato una serie di iniziative per informare i concittadini e hanno promosso una raccolta firme “Sì al bosco urbano, basta centri commerciali” per frenare la fame di cemento dei loro amministratori.
Come non essere d’accordo?