Nocetum, bene invisibile,
mostra la sua antica storia
C’è un luogo speciale ai confini della città, agli inizi della campagna, tra piazzale Corvetto e l’Abbazia di Chiaravalle, nel Parco agricolo Sud Milano: l’antico borgo Nocetum, denso di storia e di vita vera. Gestito dall’omonima associazione, fondata nel 1998 da suor Ancilla Beretta, da consacrate della comunità di Nocetum insieme a un gruppo di laici volontari, l’associazione è da diversi anni in rete con enti, istituzioni, associazioni presenti sul territorio, realizza progetti che coniugano i temi del sociale -in particolare dell’integrazione e della lotta all’emarginazione- con quelli della sostenibilità ambientale, dell’attività agricola e della promozione del territorio.
Nocetum, bene invisibile,
mostra la sua antica storia
C’è un luogo speciale ai confini della città, agli inizi della campagna, tra piazzale Corvetto e l’Abbazia di Chiaravalle, nel Parco agricolo Sud Milano: l’antico borgo Nocetum, denso di storia e di vita vera. Gestito dall’omonima associazione, fondata nel 1998 da suor Ancilla Beretta, da consacrate della comunità di Nocetum insieme a un gruppo di laici volontari, l’associazione è da diversi anni in rete con enti, istituzioni, associazioni presenti sul territorio, realizza progetti che coniugano i temi del sociale -in particolare dell’integrazione e della lotta all’emarginazione- con quelli della sostenibilità ambientale, dell’attività agricola e della promozione del territorio.
Tombe dei primi cristiani
L’associazione Nocetum ha tra i suoi progetti più significativi – teso a valorizzare e fare conoscere una Milano diversa, un “bene invisibile” che aspetta di essere mostrato in tutte le sue potenzialità – quello della Valle dei monaci (finanziato dalla Fondazione Telecom Italia), che include, tra l’altro, il recupero dell’antica chiesetta dei santi Giacomo e Filippo, ricca di affreschi trecenteschi.
Ieri, 7 maggio, sono stati presentati i primi sorprendenti risultati dei lavori di ristrutturazione, iniziati a marzo: la scoperta di tombe dei primi cristiani, con reperti del secondo-terzo secolo, tra cui anche pietre e monete datate tra il 340 e il 343 dC, elementi che non lasciano dubbi sull’antichità del borgo, collegando questo territorio ai tempi dell’Editto di Costantino. I lavori sono coordinati dalla soprintendenza ai beni Archeologici della Lombardia e diretti dall’Architetto Alberico Barbiano di Belgiojoso, con la supervisione di Silvia Lusuardi Siena, docente di Archeologia all’Università Cattolica di Milano, dell’archeologa Federica Matteoni, con il contributo volontario di un gruppo di studenti di Archeologia della Cattolica.
L’intervento del vicesindaco Lucia De Cesaris ha evidenziato l’attenzione di Milano per questo territorio, a partire dall’accettazione delle osservazioni al PGT che hanno accolto il progetto di una pista ciclabile, già in costruzione: un percorso dal centro della metropoli fino all’abbazia di Chiaravalle, passando ovviamente per Nocetum. Ma anche quella della rinascita del bosco di noci (da cui il nome del borgo), che verrà a breve ripiantumato in loco.
Con la rinascita di questo antico borgo, anche il Parco agricolo Sud Milano trova fondamenta per la sua valorizzazione e salvaguardia, in particolare in quelle aree di confine tra città e campagna spesso abbandonate e degradate.