La mancanza di senso civico
obbliga l’agricoltore
a trasformarsi in spazzino
Nelle campagne del Parco Sud è troppo evidente: nelle rogge, ai limiti dei campi agricoli e nei viottoli si trova ogni genere di rifiuto lasciato da persone mancanti totalmente di senso civico: oltre al grave problema delle discariche di amianto, si vedono elettrodomestici, divani, materassi, materiali di lavorazioni edilizie, ma anche carcasse di auto bruciate. Tutto questo costringere gli agricoltori a trasformarsi anche in spazzini, come conferma un monitoraggio fra le cascine milanesi realizzato da Coldiretti a una settimana dalla scoperta, alla periferia nord-est di Milano, di una discarica abusiva di rifiuti e materiali anche pericolosi, tara cui cemento -amianto. Nella maggior parte dei casi – spiega Coldiretti – gli abbandoni avvengono durante la notte, nelle prime ore del giorno e nella stagione invernale, quando nei campi gli agricoltori sono meno presenti. Non vengono risparmiate neppure aree verdi protette come il Parco Agricolo Sud Milano.
La mancanza di senso civico
obbliga l’agricoltore
a trasformarsi in spazzino
Nelle campagne del Parco Sud è troppo evidente: nelle rogge, ai limiti dei campi agricoli e nei viottoli si trova ogni genere di rifiuto lasciato da persone mancanti totalmente di senso civico: oltre al grave problema delle discariche di amianto, si vedono elettrodomestici, divani, materassi, materiali di lavorazioni edilizie, ma anche carcasse di auto bruciate. Tutto questo costringere gli agricoltori a trasformarsi anche in spazzini, come conferma un monitoraggio fra le cascine milanesi realizzato da Coldiretti a una settimana dalla scoperta, alla periferia nord-est di Milano, di una discarica abusiva di rifiuti e materiali anche pericolosi, tara cui cemento -amianto. Nella maggior parte dei casi – spiega Coldiretti – gli abbandoni avvengono durante la notte, nelle prime ore del giorno e nella stagione invernale, quando nei campi gli agricoltori sono meno presenti. Non vengono risparmiate neppure aree verdi protette come il Parco Agricolo Sud Milano.
Le esperienze dirette
“I bordi dei nostri prati – dice Lucia Nordio, della Cascina Battivacco, in zona Barona – sono considerati delle pattumiere dove buttare tutto ciò che non serve più. Un comportamento incivile che ci costringe a sottrarre tempo alla nostra attività per rimuovere la sporcizia altrui”. Alessandro Verga, della Cascina Colombera, in via Airaghi, nel Parco Sud vicino al Parco delle Cave dice
“E’ una guerra continua: spesso non basta l’intervento delle società addette alla raccolta dei rifiuti. Dobbiamo intervenire noi per ripulire i fossi da tutto ciò che impedisce il passaggio dell’acqua e controllare i prati per evitare incidenti: mi è capitato, ad esempio, di trovare sacchi di spazzatura mentre stavo tagliando il mais”. E conclude: “Dobbiamo stare anche attenti a quello che facciamo: una volta ho colto una persona sul fatto, ho cercato di fermarla e per poco non mi beccavo una martellata sulla testa”.
Ammassi abusivi di rifiuti si registrano anche nel quartiere Gratosoglio e nella zona di Ripamonti.
“Gli agricoltori – spiega Ettore Prandini, presidente di Coldiretti Lombardia – sono in prima linea e svolgono un ruolo fondamentale nel presidio del territorio, anche in grandi città come Milano: conservano storia e tradizioni, coltivano i campi e sono le sentinelle dell’ambiente”. Come Antonio Martini, ortoflorovivaista di via Cavriana, zona Forlanini, che ricorda: “In passato c’erano i nomadi di un vicino campo che a ogni sgombero lasciavano di tutto nei prati e nei fossi. Oggi ci sono soprattutto bottiglie di birra e cartoni di pizza. Ogni giorno controlliamo e ci sobbarchiamo il compito di smaltire ciò che troviamo. La mia famiglia è qui da generazioni: è un servizio che facciamo perché teniamo a questo territorio e lo sentiamo davvero nostro”.
Situazione sotto controllo in altre aree della città, come via Sergio Tofano, nel quartiere Quinto Romano, e via Manduria, in località Ronchetto delle Rane, periferia sud della città. “Per fortuna – dice Giovanni Meroni della Cascina Amata – il Comune garantisce la pulizia delle strade ogni due o tre giorni e quei pochi rifiuti che ci sono vengono subito smaltiti”.
Cosa possiamo fare noi
Anche noi cittadini possiamo contribuire al miglioramento della situazione, segnalando la presenza di rifiuti abbandonati alle autorità competenti. Il metodo migliore è quello di una segnalazione scritta alla Polizia Locale o dall’ufficio Protocollo del Comune, allegando foto relative alla discarica. Per “facilitare” l’impresa, diamo alcuni numeri utili: Carabinieri-Comando Tutela Ambiente, numero verde 800.253608; Comune di Milano, Ufficio Emergenze Ambientali tel. 02.884.67691/7; Gev – Guardie ecologiche volontarie, Servizio di vigilanza ecologica, via S. Pellico, 8 (Milano) tel. 02.884.64456/8.
Certo, occorre avere il tempo, e forse non solo quello. Ma ne varrebbe la pena.