Il Pgt di Pieve Emanuele
ridimensiona il cemento, ma…
Avere scritto che il nuovo Pgt in adozione a Pieve Emanuele “ricalca pesantemente quello lasciato in sospeso dalla Giunta precedente” ci ha esposto alle critiche di Paolo Festa, nuovo sindaco di Pieve, che in un incontro, presente anche l’assessore all’urbanistica Giovanni Cannistrà, ci ha illustrato in dettaglio le differenze.
In sintesi, il nuovo Piano va a depotenziare quanto previsto sia dal precedente Pgt proposto dalla giunta di centro destra nel febbraio 2012 sia nel vecchio Prg.
Ma il concetto di consumo di suolo ZERO rimane espresso solo sulla carta.
Il Pgt di Pieve Emanuele
ridimensiona il cemento, ma…
Avere scritto che il nuovo Pgt in adozione a Pieve Emanuele “ricalca pesantemente quello lasciato in sospeso dalla Giunta precedente” ci ha esposto alle critiche di Paolo Festa, nuovo sindaco di Pieve, che in un incontro, presente anche l’assessore all’urbanistica Giovanni Cannistrà, ci ha illustrato in dettaglio le differenze.
In sintesi, il nuovo Piano va a depotenziare quanto previsto sia dal precedente Pgt proposto dalla giunta di centro destra nel febbraio 2012 sia nel vecchio Prg.
Ma il concetto di consumo di suolo ZERO rimane espresso solo sulla carta.
Decrescita dell’8%
Nel nuovo Pgt, che sarà adottato a febbraio, le superfici degli ambiti di trasformazione ricadono in genere in aree già interessate da precedenti programmi edificatori e assommano a 811mila mq, l’8% in meno rispetto a quanto programmava il precedente Piano.
Soprattutto vengono cancellate aree di sviluppo dove la precedente Amministrazione chiedeva di variare il Ptcp (il Piano regolatore della Provincia) e i confini dl Parco Sud (vedi cartina):
-un’area golenale di 570mila mq a sud del Lambro Meridionale, per creare una connessione tra gli insediamenti di Pieve centro e Fizzonasco,
-un’area di 528mila mq a est della ferrovia,
-100mila mq sul sito della cascina Pizzabrasa (con il pretesto della “ricomposizione rurale”)
-un’area a ridosso della Binaschina dove si prevedeva un’area industriale di 106mila mq e un nuovo quartiere tre volte più vasto.
Il nuovo Pgt non va a toccare le aree agricole del Parco Sud e riduce spesso gli indici di volumetria, con conseguenti minori introiti da oneri di urbanizzazione previsti per il Comune.
Campus problematico
Abbiamo già scritto sulla problematica posizione del Campus della Pieve, estensione dell’ospedale Humanitas in territorio pievese, con funzioni didattiche e di ricerca (vedi “L’Humanitas di Rozzano raddoppia. Come morire di traffico per amore della salute”). L’attuale Prg qui prevede una superficie pavimentabile di 61.500 mq, il 17% in meno rispetto al precedente Pgt (74mila mq), ma oltre tre volte tanto di quanto prevedeva in origine il Piano regolatore del Comune (20milamq).
Certo per strutture ospedaliere si fa spazio (chissà perché solo la sanità pubblica taglia i posti letto!), ma la viabilità di questa struttura è già gravemente insufficiente con le attuali attività.
Ribadiamo la richiesta che non sia solo il Pgt comunale a consentire l’espansione, ma la decisione venga presa di concerto con la Provincia e gli altri Comuni coinvolti (Rozzano e Basiglio) a seguito di una soluzione trasportistica efficace (metro-tranvia).
Una domanda al sindaco
I numeri sciorinati dal Sindaco e dall’Assessore di Pieve hanno un segno meno rispetto al passato, ma la crescita zero dichiarata vale solo sulla carta, o meglio solo dal confronto con quanto prevedeva il Piano regolatore.
Resta il fatto che l’incremento di offerta abitativa prevista (+23% la popolazione) mal si concilia con l’attuale sottoutilizzazione della capacità abitativa e produttiva. E soprattutto sarà difficile attirare nuovi residenti in un paese, come in tanti altri dell’hinterland, cresciuto troppo in fretta e soprattutto male, seguendo logiche urbanistiche frutto dell’affarismo e del malaffare.
Nel congedarci dal Sindaco, gli abbiamo chiesto se fosse caduta la proposta di sostituire nel Direttivo del Parco Sud Javier Miera, non più sindaco di Noviglio dal maggio scorso. Ci è stato risposto che non se ne sa più nulla.
Che la ragione dipenda dalla posizione contraria al progettato outlet di Locate Triulzi assunta da Festa? Un’opposizione -badate bene- dovuta alla scarsa viabilità per supportare il traffico indotto da una tale struttura: una posizione che per qualcuno non solo è scomoda, ma puzza d’eresia.