Rosate, cosa succede ai 52mila mq “donati” dal Parco Sud
a Schattdecor per 20 posti di lavoro

È passato quasi un anno -era il 16 gennaio 2012- dalla delibera dell’Assemblea dei Sindaci dell’Ente Parco che consegnava 52mila mq alla Schattdecor, azienda tedesca presente a Rosate dal 1998, per consentire l’ampliamento della stessa sui territori del Parco Sud, in cambio di 15-20 posti di lavoro.
L’Associazione Parco Sud, in questi giorni, ha fatto un sopralluogo a Rosate: tutto immutato. Nessun lavoro in corso. Il terreno è ancora agricolo. E, facendo credere di essere interessati a un’eventuale assunzione, l’azienda ci ha informato che non sono previsti ampliamenti di organico. Lo si evince anche dal sito: momentaneamente non ricerchiamo nuovi collaboratori.

Rosate, cosa succede ai 52mila mq “donati” dal Parco Sud
a Schattdecor per 20 posti di lavoro

È passato quasi un anno -era il 16 gennaio 2012- dalla delibera dell’Assemblea dei Sindaci dell’Ente Parco che consegnava 52mila mq alla Schattdecor, azienda tedesca presente a Rosate dal 1998, per consentire l’ampliamento della stessa sui territori del Parco Sud, in cambio di 15-20 posti di lavoro.
L’Associazione Parco Sud, in questi giorni, ha fatto un sopralluogo a Rosate: tutto immutato. Nessun lavoro in corso. Il terreno è ancora agricolo. E, facendo credere di essere interessati a un’eventuale assunzione, l’azienda ci ha informato che non sono previsti ampliamenti di organico. Lo si evince anche dal sito: momentaneamente non ricerchiamo nuovi collaboratori.

Dubbi e perplessità

Sarà la crisi, certo. Crisi che, comunque, già mordeva nell’ottobre del 2010, data in cui il sindaco di Rosate aveva avanzato la proposta all’Ente Parco per favorire, in nome dell’occupazione, lo stralcio dell’area a favore di Schattdecor. Crisi che per l’azienda tedesca, stando alle nostre ricerche, riguarderebbe solo l’Italia.
Infatti, effettuando ricerche in Google – non senza difficoltà perché non si trovano bilanci nel sito aziendale e, non essendo quotata in borsa, è stato impossibile trovare dati finanziari che delineino il trend di fatturato – siamo però riusciti a scovare due notizie: la prima si rileva direttamente dal sito Schattdecor, che sottolinea tutte le buone intenzioni di espandere il business in Spagna; l’altra dalla PMRcorporation, impresa anglo-americana, specializzata in informazioni sui mercati del Centro Europa, che segnala l’espansione di una locale azienda di Schattdecor a Opole (Polonia) con un investimento di 10,2 milioni di euro, garantendo 30 nuovi posti di lavoro.
Abbiamo quindi scritto al Sindaco di Rosate, era il 2 novembre, per fissare un appuntamento sul tema. Daniele Del Ben non ha pensato di risponderci. Siamo solo un’associazione ambientalista, forse non degna di attenzione.
In attesa di una chiarificazione da parte del Sindaco di Rosate, crescono in noi i dubbi e le perplessità. Se Schattdecor non procede all’ampliamento dell’azienda, i terreni devono rimanere agricoli? O, visto che ora sono a destinazione industriale, il Parco può ridestinarli all’agricoltura o sono persi in ogni caso?
La perplessità è su come, ogni volta, in nome dell’occupazione, si sacrificano terreni di un Parco nato per essere agricolo. Un altro esempio che si sta trasformando in dura realtà è quello dell’outlet di Locate: qui i posti di lavoro in ballo sono addirittura 500! Questa nuova cattedrale nel deserto, che modificherà gli assetti territoriali di quest’area del Parco Sud, ha ragione di essere realizzata? Non è forse meglio, in tempi di crisi e di sovraffollamento di centri commerciali, provare a cercare soluzioni più ragionevoli per tutti? Inclusi i poveri illusi che sperano in un’occupazione?

LA SCHEDA DEL PROGETTO

 

 

Rosate un anno dopo

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