TEM, storie di costosissime follie
con i lavori partiti senza soldi
 

“Mentre il sistema ferroviario locale è sempre più in crisi, si continua a buttare via denaro per inutili autostrade” è la sconfortante dichiarazione di Legambiente.
Che sottolinea come stia proseguendo l’abitudine, tutta italiana, di aprire i cantieri di costosissime autostrade senza avere i finanziamenti necessari. Sorprende anche scoprire che la Tem abbia avuto disponibilità di un prestito ponte di 120 milioni già da agosto senza un contratto tra le tre banche IMI BPM e UBI Centrobanca, con Tangenziale Milanese spa: la firma invece dovrebbe avvenire il prossimo 25 ottobre come ha annunciato la stessa TM spa. L’ennesimo annuncio di TM spa evidenzia le enormi difficoltà, ma anche la sua ostinazione, per la realizzazione di un’opera inutile che priverà l’est milanese di una importante area agricola e del poco suolo verde rimasto. Tutto ciò senza risolvere il vero problema viabilistico della Lombardia che è il collo di bottiglia della A4 tra Rho e Agrate.

TEM, storie di costosissime follie
con i lavori partiti senza soldi
 

“Mentre il sistema ferroviario locale è sempre più in crisi, si continua a buttare via denaro per inutili autostrade” è la sconfortante dichiarazione di Legambiente.
Che sottolinea come stia proseguendo l’abitudine, tutta italiana, di aprire i cantieri di costosissime autostrade senza avere i finanziamenti necessari. Sorprende anche scoprire che la Tem abbia avuto disponibilità di un prestito ponte di 120 milioni già da agosto senza un contratto tra le tre banche IMI BPM e UBI Centrobanca, con Tangenziale Milanese spa: la firma invece dovrebbe avvenire il prossimo 25 ottobre come ha annunciato la stessa TM spa. L’ennesimo annuncio di TM spa evidenzia le enormi difficoltà, ma anche la sua ostinazione, per la realizzazione di un’opera inutile che priverà l’est milanese di una importante area agricola e del poco suolo verde rimasto. Tutto ciò senza risolvere il vero problema viabilistico della Lombardia che è il collo di bottiglia della A4 tra Rho e Agrate.

La vera efficienza
“Per costruire 32 km di autostrada c’è tutto un girotondo di banche, arrangers, notai, consigli di amministrazione e caselli per riscuotere pedaggi: tutti questi costi si risparmierebbero se lo Stato tenesse in efficienza le strade che servono con i proventi dell’imposta sui carburanti – dichiara Dario Balotta, responsabile Trasposti Legambiente Lombardia – In Italia ci sono quasi 30 concessionarie (anomalia europea) che gestiscono anche tratte di soli 30- 40 chilometri. Tutto questo castello, oltre che sfuggire a qualsiasi logica di programmazione viabilistica e trasportistica, si regge sempre ai danni dei pendolari che son costretti a usare l’auto per recarsi al lavoro, perché i servizi ferroviari sono scarsi e inadeguati. Tant’è vero che le autostrade sono oramai usate prevalentemente per la viabilità locale. Tangenziale Milanese spa prevede, per ripagare la costosissima opera, nuovi pedaggi che altro non sono che ulteriori aumenti della pressione fiscale sui salari più bassi. Si costruisce non ciò che più serve, ma le tratte su cui è possibile e facile imporre pedaggi”.

L’incredibile numero di 900 addetti al chilometro
Secondo i promotori, tra le radiose prospettive di sviluppo e progresso che assicurerà  la TEM, vi sono 28.000 posti di lavoro, una cifra priva di fondamento e comunque sovrastimata visto che si tratterrebbe di quasi 900 addetti a chilometro. Niente di più improbabile, visto che il settore necessita di tanti capitali (capital intensive) e non di molti addetti, che costituiscono invece, secondo letteratura, solo  il 25% dei costi totali di una grande opera.
 

Storie di ordinario spreco

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *